L'STJ decide sul possibile sequestro delle quote del partner per il debito privato

11 de December de 2024, às 22:25 Qualitare
Di Karolyne Patricio - Avvocato







Il terzo collegio del Tribunale Superiore di Giustizia, nella sentenza REsp 1.803.250/SP, ha concluso che è possibile pignorare le azioni della società appartenenti al socio debitore, nelle esecuzioni proposte da un creditore privato di un debito da lui contratto (senza che abbia alcun legame con la società).



Questo perché il Codice di Procedura Civile, all'art. 835, IX, prevede la possibilità del sequestro giudiziario delle quote societarie, che a sua volta deve rispettare la procedura stabilita dall'art. 861 della stessa legge, al fine di garantire il diritto di preferenza dei restanti soci, nonché l'affectio societatis.



Il sequestro delle quote societarie, tuttavia, non può avvenire in modo indiscriminato, soprattutto perché la società sarà direttamente colpita da un debito che non ha contratto. Questa misura di costrizione giudiziaria può essere attuata solo quando non ci sono altri beni privati dell'azionista che possono essere sequestrati, anche in assenza di utili da distribuire.



Un altro punto rilevante della sentenza è che la società in questo caso era in fase di riorganizzazione giudiziaria. Secondo l'STJ, il fatto che la società sia soggetta a riorganizzazione giudiziaria non costituisce un ostacolo al sequestro delle quote societarie. Tuttavia, qualsiasi interferenza di questo atto di sequestro nel processo di recupero della società dovrebbe essere analizzata nel corso dell'esecuzione, e i due giudici (dell'esecuzione e della riorganizzazione giudiziaria) dovrebbero avvalersi dell'istituto della cooperazione.