I medici cooperativi possono essere espulsi per concorrenza sleale.

Se il medico cooperatore decide di fondare una nuova cooperativa per lavorare nello stesso settore della cooperativa in cui già lavorava, questo costituirà un conflitto di interessi e quindi i requisiti per la sua disconnessione.



Il Tribunale Superiore di Giustizia ha stabilito che anche se non esiste una clausola di esclusività (uni militanza) o una restrizione all'attività professionale, si configura una violazione del patto cooperativo e l'esclusione del medico è una misura legittima.