Capire quando l'ITBI deve essere pagato e qual è l'aliquota corretta.
11 de December de 2024, às 22:26
Alcemir Junior

L'imposta sui trasferimenti immobiliari (ITBI) è un'imposta comunale e quindi ogni comune può decidere la base di calcolo di questa imposta, il che porta a numerosi procedimenti amministrativi e legali.
Al fine di uniformare la questione, riducendo o ponendo fine al contenzioso, l'STJ ha stabilito che:
"a) la base di calcolo dell'imposta sul trasferimento di proprietà (TBI) è il valore dell'immobile trasferito in condizioni normali di mercato, e non è legata alla base IPTU, che non può nemmeno essere utilizzata come base imponibile;
b) il valore della transazione dichiarato dal contribuente si presume in linea con il valore di mercato, che può essere rimosso dall'amministrazione fiscale solo attraverso un'adeguata procedura amministrativa (art. 148 del CTN);
c) il Comune non può arbitrare preventivamente il valore dell'immobile trasferito a condizioni normali di mercato, e non è legato alla base IPTU, che non può nemmeno essere utilizzata come floor dell'imposta.
c) il Comune non può arbitrare preventivamente la base di calcolo dell'ITBI sulla base di un valore di riferimento che ha stabilito unilateralmente".
In altre parole, la base di calcolo deve essere il valore dichiarato dalle parti, e spetta al Comune avviare un procedimento amministrativo e dimostrare le argomentazioni per aumentare tale base.
Un altro punto importante di questa stessa sentenza è il momento in cui il pagamento è dovuto. La decisione ha stabilito che il pagamento è dovuto solo quando il contratto è stato registrato presso il registro immobiliare, e che è illegale addebitare sulla base di strumenti privati che non sono stati registrati presso il registro immobiliare.
È opportuno rivolgersi a studi e professionisti ben informati in materia fiscale e immobiliare per assistere le parti dal momento della negoziazione, per la corretta redazione dello strumento contrattuale, fino alla finalizzazione dei rispettivi atti notarili e registrazioni immobiliari.
Al fine di uniformare la questione, riducendo o ponendo fine al contenzioso, l'STJ ha stabilito che:
"a) la base di calcolo dell'imposta sul trasferimento di proprietà (TBI) è il valore dell'immobile trasferito in condizioni normali di mercato, e non è legata alla base IPTU, che non può nemmeno essere utilizzata come base imponibile;
b) il valore della transazione dichiarato dal contribuente si presume in linea con il valore di mercato, che può essere rimosso dall'amministrazione fiscale solo attraverso un'adeguata procedura amministrativa (art. 148 del CTN);
c) il Comune non può arbitrare preventivamente il valore dell'immobile trasferito a condizioni normali di mercato, e non è legato alla base IPTU, che non può nemmeno essere utilizzata come floor dell'imposta.
c) il Comune non può arbitrare preventivamente la base di calcolo dell'ITBI sulla base di un valore di riferimento che ha stabilito unilateralmente".
In altre parole, la base di calcolo deve essere il valore dichiarato dalle parti, e spetta al Comune avviare un procedimento amministrativo e dimostrare le argomentazioni per aumentare tale base.
Un altro punto importante di questa stessa sentenza è il momento in cui il pagamento è dovuto. La decisione ha stabilito che il pagamento è dovuto solo quando il contratto è stato registrato presso il registro immobiliare, e che è illegale addebitare sulla base di strumenti privati che non sono stati registrati presso il registro immobiliare.
È opportuno rivolgersi a studi e professionisti ben informati in materia fiscale e immobiliare per assistere le parti dal momento della negoziazione, per la corretta redazione dello strumento contrattuale, fino alla finalizzazione dei rispettivi atti notarili e registrazioni immobiliari.